mercoledì 20 maggio 2009

il modello Teacch per la cura dei bambii autistici

A Palermo si sperimenta il modello Teacch per la cura dei bambini autistici
A sperimentare per la prima volta il modello americano saranno gli operatori dell'istituto Villa Nave, intenzionato a diventare un centro di eccellenza del settore. Il sistema consiste nella messa in pratica di alcune strategie visive
Saranno 15 operatori specializzati dell'istituto Villa Nave di Palermo ad applicare per la prima volta il modello americano psico-educativo Teacch. Il modello consente ai bambini autistici di svolgere autonomamente le attività essenziali per la loro crescita. A tal fine gli operatori socio-educativi dell'istituto medico psico-pedagogico hanno partecipato a un corso di specializzazione realizzato da Euro Services. Villa Nave è una casa di cura fondata oltre 50 anni fa e gestita dalle Suore teatine dell'Immacolata concezione che spera così di diventare un centro d'eccellenza nel settore.
Nello specifico il metodo consiste nella messa in pratica di alcune strategie visive finalizzate a dare alle persone autistiche e con disturbi della comunicazione, già dall'infanzia, strumenti espressivi e capacità per svolgere in modo autonomo, dopo un training specifico, attività essenziali come mangiare, lavarsi, vestirsi, giocare. Il Treatment and Education of Autistic and Communication Handicapped Children (Teacch), è un programma elaborato a fine anni Sessanta nel North Carolina (Usa). L'obiettivo essenziale del modello Teacch è fare in modo che la persona autistica possa gestire al meglio la propria vita quotidiana e vivere nella società nel modo meno emarginato possibile. Tra le caratteristiche del sistema Teacch c'è anche il coinvolgimento dei genitori nell'uso dello stile comunicativo dei figli autistici, per facilitare la gestione delle loro esigenze nel contesto familiare. Nell'ambito del percorso formativo sono state già avviate le prime applicazioni pratiche del nuovo metodo ai bambini che trascorrono la giornata a Villa Nave con la formula della semiresidenza. Per lo svolgimento del corso è stato utilizzato anche un co-finanziamento Por Sicilia in forma di voucher.
"Con la specializzazione di questi 15 operatori - sottolinea Massimo Papa, di Euro Service - Villa Nave diventa un vero e proprio centro d'eccellenza non solo per il trattamento dell'autismo ma anche per la futura formazione di altri specialisti. Abbiamo fortemente creduto in questo progetto perché ha un grande valore sociale. Basti pensare che la presenza a Palermo di operatori e di un istituto qualificati per il modello Teacch dà a molte famiglie l'opportunità di offrire ai figli un valido percorso riabilitativo, senza dover cercare questo tipo di soluzione a centinaia di chilometri di distanza oppure, in alternativa, limitarsi a forme di ricovero basate più che altro sulla semplice accoglienza. Il corso, anche per questo motivo, è stato condotto da uno dei massimi esperti del settore, al quale abbiamo affiancato altri professionisti di primo livello".
A curare la formazione dei 15 operatori è stato lo psicologo e psicoterapeuta romano Marco De Caris, docente dell'università dell'Aquila ed esperto della materia tra i più accreditati nel panorama nazionale e internazionale. Alcuni aspetti specifici sono stati sviluppati dai neuropsichiatri dell'infanzia Giovanna Gambino, responsabile del Centro autismo della Asl 6 Palermo e Angelo Vecchio e dalla psicologa Nadia Volpe.
"Il programma Teacch - spiega De Caris - serve per fornire ai bambini autistici competenze psicologiche e strategie di comunicazione visiva, considerato che molti di loro non possono utilizzare il linguaggio verbale. Questo presuppone la costruzione, intorno a loro, di un ambiente che, con messaggi figurativi e oggetti creati ad hoc per sperimentare le azioni della vita quotidiana, suggerisca loro cosa fare, come e quando, oppure come chiedere qualcosa. Si tratta di un approccio trasversale ai vari metodi comunicativi, che si è dimostrato ideale per i bambini in età scolare ma estremamente valido anche per i più piccoli e per gli adulti. L'importante è attuare le strategie d'insegnamento in modo flessibile". Imparando a combinare simboli già noti in sequenze create autonomamente, gli autistici possono anche manifestare desideri ed esigenze. Il soggetto autistico, inoltre, può simulare e, quindi, sperimentare, con appositi strumenti di lavoro, azioni da compiere poi nella quotidianità, come per esempio aprire e chiudere una cerniera, abbottonare e sbottonare una camicia, allacciare e slacciare una scarpa.
"L'incidenza percentuale dell'autismo, che è una patologia da considerare non rara - sottolinea Giovanna Gambino, responsabile del Centro autismo della Asl 6 - ci ha indotto ad avviare un censimento dei malati autistici nel territorio provinciale con l'obiettivo di formare una specifica banca dati. Tuttavia ci vorrà del tempo per portarlo a termine, anche perché occorrerà rivalutare le diagnosi già esistenti secondo le classificazioni internazionali correnti". Le statistiche nazionali e internazionali evidenziano, negli ultimi anni, un trend in aumento della popolazione affetta da autismo e i dati dicono che oggi, in media, un bambino ogni 160 ha almeno un disturbo che rientra nel quadro dell'autismo e che richiede interventi riabilitativi. Nelle sue forme più gravi, l'autismo può colpire fino a 5 bambini ogni 10mila. Attualmente non esiste una terapia organica per la cura della malattia, che è però al centro di ricerche soprattutto nel campo della genetica

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